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brano
 
Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), VII, 14
 
originale
 
14. Exin me suum sospitatorem nuncupatum matrona prolixe curitabat ipsoque nuptiarum die praesepium meum ordeo passim repleri iubet faenumque camelo Bactrinae sufficiens apponi. Sed quas ego condignas Photidi diras devotiones imprecarer, quae me formavit non canem, sed asinum, quippe cum viderem largissimae cenae reliquiis rapinisque canes omnes inescatos atque distentos. Post noctem et rudimenta Veneris recens nupta gratias summas apud suos parentes ac maritum mihi meminisse non destitit, quoad summos illi promitterent honorem habituri mihi. Convocatis denique gravioribus amicis consilium datur, quo potissimum pacto digne remunerarer. Placuerant uni domi me conclusum et otiosum hordeo lecto fabaque et vicia saginari; sed optinuit alius, qui meae libertati prospexerat, suadens ut rurestribus potius campis in greges equinos lasciviens discurrerem daturum dominis equarum inscensu generoso multas alumnas.
 
traduzione
 
Da quel momento la signora non faceva che proclamarmi suo salvatore e mi colmava d'ogni attenzione: nel giorno delle nozze volle che la mia mangiatoia fosse ben colma di biada e mi fece portare tanto fieno come se si dovesse sfamare un cammello della Battriana. Ma quante maledizioni e quanti santi accidenti io non mandai a Fotide che mi aveva trasformato in asino e non in cane, dal momento che vedevo i cani di casa rimpinzarsi fino a scoppiare degli avanzi di quella cena sontuosa e di tutto quello che potevano rubare. Dopo la prima notte e le prime esperienze d'amore la sposa novella continu? a ricordare ai suoi genitori e al marito tutto il debito di gratitudine che mi doveva, fintanto che essi non le promisero di colmarmi di tutti gli onori. E infatti, riunirono gli amici pi? autorevoli e discussero in che modo io potessi degnamente essere ricompensato. Qualcuno propose che fossi tenuto in casa a far nulla, ingrassato a biada di prima qualit?, a fave e a lupini; prevalse, per? l'opinione di un altro che, preoccupandosi della mia libert?, consigli? di lasciarmi scorrazzare per i campi, a mio piacimento, in mezzo alle mandrie di cavalli, dove montando allegramente le puledre avrei potuto dare ai padroni molte mule di razza.
 

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